Gorchlach, the legend of Cordelia – una serie molto gustosa!

Oggi abbiamo intenzione di parlarvi di questa serie televisiva tutta valdostana! Quindi, sciopero in cucina! 🙂 O quasi… eh sì, perché da ormai qualche mese Fratelli ai Fornelli è diventato la prima, unica e inimitabile partner culinaria di questa fiction 🙂 !Gorchlach logo

Ma facciamo un passo indietro. “Gorchlach: the legend of Cordelia” inizia a prendere forma due anni fa, da un’idea del regista aostano Fabio Cento. Si tratta di una serie d’avventura che ha come obbiettivo il raccontare la Valle d’Aosta attraverso una storia intrigante e coinvolgente, tra leggenda e realtà, ripercorrendo le tappe salienti della storia valdostana e sfruttando a 360° il territorio e l’immenso patrimonio storico-artistico.

La sceneggiatura sarà ambientata in parte ai giorni nostri, in parte nel passato per riportare alla vita tramite flashbacks situazioni e personaggi d’importante valenza per la Valle d’Aosta. L’intreccio ha inizio con il ritrovamento di un misterioso manufatto, il Gorchlach, risalente all’epoca dei Salassi, antica popolazione celtica che dimorava fra i nostri monti circa 2000 anni fa. I protagonisti Rachel e Guglielmo, due giovani archeologi, dovranno risolvere anagrammi e misteri celati fra le pagine del tempo, prestando molta attenzione a chi dare fiducia, poiché, si sa, ogni storia porta con sé un cattivo 🙂 .

Ora vi chiederete, che cosa c’entra Fratelli ai Fornelli con questo fantasy storico? Beh, a essere sinceri ancora non possiamo rivelarvelo, poiché gli spoilers sono assolutamente vietati 🙂 . Sappiate solamente che, come il regista Fabio Cento riporterà alla vita il passato, noi ne ricreeremo la cucina 😉 !

Dunque, se la serie vi intriga e volete saperne di più o siete curiosi di scoprire di che cosa Fratelli ai Fornelli nel dettaglio si occuperà, non vi resta che seguire gli aggiornamenti della pagina facebook ufficiale oppure direttamente sul sito di “Gorchlach: the legend of Cordelia“. E come direbbe Ottaviano Augusto, fondatore dell’antica Augusta Praetoria, “Vale!” 🙂

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